Gli asparagi sono un vegetale unico nel suo genere, appartenente alla specie Asparagus officinalis. È una pianta erbacea perenne che può crescere fino a 100-150 cm di altezza. La parte edibile è costituita dai fusti, che possono essere consumati in tanti modi diversi. Tuttavia, quando è meglio non mangiare gli asparagi?
Non dovreste mai mangiare asparagi se avete problemi di renali o di salute generale, poiché questo alimento può avere effetti negativi sulla funzione renale.
Gli asparagi sono un alimento molto utile a tutti i livelli. Sono composti principalmente da acqua, contengono pochissime calorie (circa 20 per 100 grammi) e praticamente nessun grasso. Si caratterizzano per un alto contenuto di vitamine del gruppo B e di sali minerali.
Gli asparagi sono un alimento ricco di sostanze nutritive, con proprietà che aiutano a depurare il corpo. Sono anche un ottimo rimedio naturale per contrastare i problemi di diabete, grazie ai principi attivi e ai sali minerali che contengono. Si dice che possano persino provocare una certa fragranza nell’urina, anche se questo effetto collaterale non è stato ancora del tutto spiegato.
I vegetali sono ricchi di sostanze nutritive, come vitamine e minerali. Grazie alle proprietà antiossidanti contenute in questi alimenti, sono ideali per mantenere attiva la sostituzione cellulare, con effetti positivi sull’invecchiamento. Possono essere consumati sia crudi che cotti, tuttavia per preservare la maggior parte dei nutrienti è consigliabile una cottura non troppo aggressiva.
Quando è meglio astenersi dal consumo di asparagi? Sebbene sia un alimento molto apprezzato, alcune persone possono manifestare intolleranze, anche se rare, nei confronti di questo vegetale. Inoltre, chi è affetto da alcune malattie o disturbi potrebbe sperimentare effetti indesiderati se lo consuma.
Un consumo eccessivo di ceci può causare meteorismo e flatulenza. Coloro che soffrono di malattie come la gotta o l’ipeuricemia dovrebbero evitare di mangiarli, così come chi soffre di cistite, calcoli renali, prostatite (fase avanzata), insufficienza renale o nefrite.