Dopo Pasqua c’è stato un vero e proprio boom di casi di influenza intestinale. È importante capire i sintomi e come combatterla.
Come ogni anno, Pasqua e Pasquetta hanno lasciato un segno immediato almeno per quanto riguarda la nostra salute. Non solo un po’ di pancetta: in molti hanno iniziato ad accusare infreddature, mal di pancia e mal di stomaco. Tutto ciò potrebbe essere dovuto anche al ‘clima ballerino’ del weekend e qualche leggerezza rispetto all’alimentazione. Questo perché, anche grazie ai pasti consumati fuori casa, potrebbe essere favorita la circolazione di virus gastroenterici in grado di circolare con maggiore rapidità.
Sono sempre di più, pare, i medici italiani che hanno iniziato ad annotare le richieste dei pazienti, specialmente per quanto riguarda i rimedi riguardanti questi virus. Altri pazienti, invece, avrebbero consultato gli esperti per dei fastidi da raffreddamento dovuti alle notevoli escursioni termiche sperimentate in numerose aree della penisola. Adesso, però, è possibile fare luce su questi virus intestinali e soprattutto capire entro quanto è possibile lasciarsi alle spalle ogni sintomo.
Pasqua, è boom di sintomi influenzali: quanto dura e come curarli
L’influenza intestinale, comunemente nota come gastroenterite virale, può essere un fastidio particolarmente sgradevole, soprattutto durante le festività, quando ci si lascia tentare dagli eccessi alimentari. Secondo gli esperti, caratterizzata da un’alta circolazione di virus parainfluenzali, è importante prestare attenzione ai sintomi tipici della gastroenterite, quali vomito, forti dolori addominali, perdita di liquidi e febbre elevata.
Ad ogni modo, non bisogna disperare visto che questi sintomi tendono generalmente a risolversi entro 48 ore. Tuttavia è fondamentale non utilizzare gli antibiotici se non su specifica indicazione del medico, poiché la gastroenterite è causata da un virus e non da batteri. Invece, sono consigliati rimedi sintomatici come la correzione della dieta, l’idratazione per reintegrare i liquidi persi e i sali minerali. In caso di vomito è importante bere piccole quantità di liquidi.
Ma come ci si ammala di influenza intestinale? Secondo il segretario Fimmg, le infreddature sono spesso legate alle grandi escursioni termiche tipiche di questa stagione. Il rapido passaggio da giornate calde a serate fredde e umide può causare stress sul sistema immunitario, rendendo più facile contrarre virus e batteri. Per prevenire il rischio di raffreddori, soprattutto negli anziani e nelle persone fragili, è consigliabile seguire il principio del “vestirsi a cipolla”.
Vestendosi, quindi, con diversi strati di vestiti, sarà possibile adattarsi rapidamente ai cambiamenti di temperatura senza sudare eccessivamente o sentirsi troppo freddi. Per questo il consiglio è quello di indossare un giubbino leggero, una giacchetta sotto, un maglioncino e ancora una camicia, una maglia di cotone. In questa maniera riuscirete a regolare la temperatura corporea proprio a seconda del meteo.